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Una libertà a metà

Il Carnevale anche quest’anno è finito da un pezzo. Non so voi, ma io non ne posso più di vedere gente mascherata!

“Ingressi contingentati”, “Obbligo di entrare con la mascherina” sono i moniti che recitano i cartelli apposti davanti ai vari esercizi commerciali, come quasi a dire “Lasciate ogni libertà, voi che entrate!”.

Certo bisogna rispettare le regole del padrone di casa, in questo caso dell’esercizio commerciale a cui si accede, ma non trovi che sia quasi un invito a non entrare?  A chi piace fare shopping mascherato?

Magari fai parte di quelli che sono contenti di avere delle linee guida da seguire, perché si sentono spaventati, ma allo stesso tempo tutelati da questi dispositivi di protezione, se di tali si può parlare, poiché la loro utilità è stata stradiscussa dai virologi.

Oppure fai parte di quelli che, come me, non vogliono indossare la mascherina e che detestano questo rimedio medioevale, questo bavaglio.

Se si può andare liberamente seduti al bar o al ristorante e nuotare in piscina, perché i camerieri ed i baristi la devono obbligatoriamente indossare, come se fossero degli schiavi? Non trovi che ci sia qualcosa che stride?

Certo, le norme si rispettano, ma ritengo che sia lecito il dubbio e la discussione.

Spero di non essere sola.

Se anche tu vuoi dire basta a questa libertà a metà, firma la mia petizione.


 


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